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 Biografia

Scheda d'autore, Hystrio

AUGUSTO BIANCHI RIZZI è avvocato, commediografo, scrittore e attore. Vive e lavora a Milano.

Debutta come attore nel 1960 al Piccolo Teatro di Milano in Prendeteli con le pinze e martellateli di Nuccio Ambrosino e Nanni Svampa. Recita in seguito in tutti i maggiori teatri milanesi e vince il Concorso "Volti Nuovi per il Cinema Italiano" indetto dalla Vides, ma rifiuta di trasferirsi a Roma. Interpreta  poi piccole parti in "Rocco e i suoi fratelli" di Visconti e in "Boccaccio 70" di Monicelli.

 

 

 

Nel frattempo si dedica alla carriera di avvocato (libero professionista), specializzandosi in diritto del lavoro e diritto dell’informatica. Nel 1979 fonda la rivista giuridica Lavoro 80. Per molti anni è anche legale della Sai – Società attori italiani – Sez. di Milano (in seguito Sai – Sindacato Attori italiani). Nel 1999 è uno dei soci fondatori dello studio "Bonelli-Erede-Pappalardo" che ben presto diviene uno dei maggiori studi italiani con oltre 300 avvocati e sedi in Milano, Genova, Roma, Bruxelles e Londra.

Come autore drammatico esordisce nel 1984 con Monologo a due, testo radiofonico, cui segue L’ultimo dei Mohicani, commedia che ha debuttato nel 1985 al Teatro di Porta Romana di Milano (interprete l’autore stesso insieme a Flavio Bonacci) e che ha avuto successivamente altre tre messe in scena (rispettivamente con l'interpretazione dell'autore e di Flavio Bonacci, poi - per la regia di Massimo Navone - di Corrado Tedeschi e Mario Zucca, e quindi con Corrado Tedeschi e Franco Oppini). Scrive poi La vita è un canyon andata in scena nell’estate del 1993 al Festival della Versiliana per la regia di Andrée Ruth Shammah con Anna Galiena protagonista, la quale per la sua interpretazione riceve il Premio IDI 1994 di migliore attrice dell’anno; la commedia viene replicata per tre anni in tutta Italia con grande successo. Dopo Ombre rosse, testo segnalato al premio Vallecorsi di Pistoia 1993, con un Un uomo solo al comando vince l’edizione 1997 sempre del Vallecorsi. La commedia viene successivamente messa in scena per la regia di Marco Rampoldi, con Corrado Tedeschi quale attore protagonista.

È anche autore dei monologhi per cabaret Orgasmo al cuore e Monologo razzista, nonché del romanzo Figlio unico di madre vedova, finalista al premio Calvino (Tranchida Editori, 1993) e del volume Le padrone del vapore (Marco Tropea Editore, 1997).
Nel 2007 ha pubblicato per Mursia il romanzo AlbaNaia, con la prefazione di Giorgio Galli e nel 2009 il romanzo La Guerra di Nene.
L'ultimo libro pubblicato è Tre storie quasi d'amore , libro di racconti, 2014, sempre per i tipi di Mursia

Dal 1990 è l’animatore del salotto milanese del Giovedì, “Piccola area ludico-resistenziale” (www.giovedi.org) nel cui ambito si svolgono svariate iniziative culturali, tra cui  – dal 1994 fino al 2006– l’attribuzione del Premio del Giovedì "Marisa Rusconi" all’autore di un romanzo-opera prima. Nel 2012 al Giovedì è stato attribuito l’Ambrogino per i suoi meriti culturali.



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